Oggi, sul blog di Osm1816, parliamo di processo decisionale e di come avviene nelle aziende. Per farlo, ci serviamo del supporto di un interessante articolo pubblicato su hbr.org.

Prendere decisioni per la tua azienda è un processo a cui vai incontro, come imprenditore, innumerevoli volte.

Quando c’è bisogno di prendere delle decisioni, farlo in team è sempre un bene: la pluralità di opinioni e di idee permette un margine di riflessione più ampio. Ma essere in tanti a prendere una decisione non è sempre necessariamente positivo, perché cadere nella retorica di gruppo e nella mentalità del “pensiero unico” è molto facile. Grazie a branche di studio come la ricerca comportamentale e le scienze decisionali, elenchiamo di seguito alcuni consigli per attraversare brillantemente un processo decisionale di gruppo in maniera serena, costruttiva e proficua.

  1. Non circondarti di tante persone se devi prendere una decisione importante. A tante teste corrispondono tante idee. Se si è in tanti, è facile prendere una strada che porta verso decisioni errate. Se devi decidere circa una questione molto importante, crea un team non troppo numeroso (da 3 fino a un massimo di 5 persone): avrai comunque una pluralità di idee, ma non creerai troppa confusione.
  2. Crea un team eterogeneo invece che omogeneo. Diversi studi hanno dimostrato che persone con affinità e caratteristiche simili tendono a prendere decisioni distorte, se messe in gruppo. Allo stesso modo, ciò potrebbe accadere al team che metti in piedi per prendere una decisione. Cerca di creare un gruppo eterogeneo, composto da persone con caratteri differenti tra di loro.
  3. Inserisci nel gruppo una persona discorde. Per allontanare il pericolo del “pensiero di gruppo” esiste un metodo infallibile: scegli di inserire, all’interno del team decisionale, un “avvocato del diavolo”. Questa persona dovrà opporsi ai meccanismi decisionali e andare contro tutti – ma attenzione a non emarginarla solo perché ha una voce fuori dal coro!

Una figura del genere permetterà di prendere decisioni ponderate.

  1. Raccogli individualmente le opinioni del tuo team. Un altro modo per ricacciare il pensiero unico è ascoltare singolarmente i membri del team decisionale – magari proponendo la compilazione, in forma anonima, di un documento condiviso. Questo passaggio è molto delicato, perché permette a ciascun elemento del gruppo di esprimersi liberamente senza paura di essere giudicato.
  2. Offri uno spazio comunicativo sereno. Come già accennato nel punto precedente, è importante che i tuoi collaboratori nel processo decisionale si sentano liberi di esprimere il proprio pensiero senza temere ritorsioni. Dissentire non è facile perché le persone si sentono giudicate. Ecco 3 elementi su cui lavorare per creare uno spazio comunicativo sereno per tutti: a) concentrati su ciò che si dice, non su chi lo dice; b) commenta ciò che senti, dando suggerimenti; c) dai un feedback a tutti coloro che esprimono un’opinione, entra in empatia facendo capire che apprezzi la collaborazione di chi si mette in gioco.
  3. Non fare eccessivamente affidamento sugli esperti. Spesso, per prendere decisioni importanti, si interpellano esperti. Nonostante la loro preparazione e la professionalità, fidarsi ciecamente di queste persone non è sempre la soluzione più giusta. Ascolta con attenzione ciò che hanno da dirti, ma poi decidi per il bene comune e tenendo in considerazione il gruppo.
  4. Promuovi la responsabilità collettiva. È importante che tutti i membri del team abbiano un ruolo e che, di fatto, si sentano responsabili del processo decisionale e del “verdetto” finale. Un modo per responsabilizzare tutti potrebbe essere far firmare al team una dichiarazione di responsabilità congiunta, grazie alla quale ci si impegna ad osservare una distribuzione equa del potere decisionale.

 

Questi consigli non sono infallibili, ma daranno certamente un ordine e la giusta direzione a un team verso un processo decisionale equilibrato, corretto e positivo. Cosa ne pensi di questo articolo? Raccontalo al team Osm1816: contattaci.