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Grazie ad un interessante pezzo pubblicato sulla versione statunitense del famoso magazine Vanity Fair, oggi cerchiamo di capire cosa sta accadendo nelle ultime settimane nel confronto tra Cina e USA, che diventa sempre più acceso intorno al tema dell‘innovazione e dello sviluppo tecnologico.

A sentire uno degli esperti più importanti della Silicon Valley, la cultura autoritaria cinese che riguarda la tecnologia – industria nella quale gli operai lavorano 14 ore al giorno, 6 o 7 giorni alla settimana – rappresenta l’apice del successo. “Se un’azienda cinese programma delle attività per il weekend, nessuno si lamenta se dovrà rinunciare ad un impegno personale”, scrive Micheal Moritz, autorevole giornalista statunitense del Financial Times. “E’ anche per questo motivo che non è affatto impresa difficile vedere impiegati che, alla scrivania, si tengono la testa tra le mani facendo un riposino di tanto in tanto”.

Il commento di Moritz ha dato il via al dibattito – mai taciuto in tutto il mondo, a dirla tutta – che ha per argomento principale l’ambizione della Cina di diventare la più importante e potente superpotenza mondiale, sia dal punto di vista economico che militare. Detronizzando, ovviamente, gli Stati Uniti d’ America.

Questo argomento mette ansia a molti, specialmente alla Casa Bianca in cui, ad oggi, fa gli onori di casa Donald Trump. A questo proposito, il Presidente ed il suo staff hanno iniziato a proporre varie misure per tenere a freno questa innegabile ascesa della Cina, specie nei loro affari e negli investimenti fatti negli Stati Uniti.

Il Wall Street Journal ha riportato che le seguenti misure, che non sono state ancora finalizzate, impedirebbero alle compagnie cinesi di investire nelle aziende tech degli USA, nonché bloccare le esportazioni di materiale tecnologico verso Pechino. Le aziende con almeno il 25% di proprietà cinese, inoltre, saranno impossibilitate ad acquistare quelle aziende che la Casa Bianca definisce “industrialmente rilevanti” – non sono ancora chiari, tuttavia, i parametri grazie ai quali si capirà il grado di rilevanza.

Queste restrizioni in via di pianificazione sono in gran parte spinte dall’avvicinarsi del “Made in China 2025”, l’iniziativa del governo di Pechino che intende dare una forte accelerata alle industrie di robotica, auto elettriche e settore aerospaziale con l’obiettivo di diventare la più grande potenza tecnologica al mondo. Questa campagna, inizialmente sponsorizzata fino all’inverosimile, ha subito un brusco freno negli ultimi mesi, secondo l’agenzia di stampa internazionale Reuters. Questo silenzio, però, non vuol dire che la Cina abbia fatto un passo indietro: “Sta cambiando solo il modo di parlare della cosa, per non alimentare la propaganda. Gli obiettivi del nostro paese restano gli stessi” riferisce un diplomatico cinese ai cronisti.

Cina Innovazione

Le misure proposte da Trump sono le ultime notizie bomba riguardo quella che sembra una vera e propria “Guerra fredda del commercio” tra le due potenze ai poli opposti del globo; risale solo a poche settimane fa, infatti, la minaccia di Trump di imporre tariffe doganali pari a circa 450 miliardi di dollari su merci cinesi.

Ci sono dubbi e perplessità riguardo alla riuscita di questa strategia economica. Gli esperti nel settore si preoccupano soprattutto del fatto che queste manovre possano portare, col tempo, ad una vera e propria lotta permanente tra la Cina e gli USA, rendendo il resto del mondo una sorta di “campo da gioco” in cui le due superpotenze si “palleggiano” la superiorità tecnologica – e, di riflesso, la supremazia commerciale – nel mondo.

“Così facendo, ci sarà uno standard cinese per i suoi 1.4 miliardi di abitanti e uno standard per i 300 milioni di cittadini americani” afferma Bruce Andrews, esperto di tech commerce. “Successivamente, le due superpotenze inizieranno a competere per sedurre i consumatori del resto del mondo, vivendo in un braccio di ferro permanente”.

 

Come andrà a finire? Non ci resta che aspettare e seguire le evoluzioni della vicenda. E per qualsiasi informazione, non esitate a contattare Osm1816!

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