
In questo periodo di grandi incertezze dovute alla diffusione del Covid-19, cerchiamo di scoprire quale comportamento stanno assumendo le aziende in Cina. In particolare, grazie al supporto di un articolo pubblicato su hbr.org, scopriamo come hanno reagito a tutto ciò che ha portato con sé l’emergenza sanitaria.
Come sappiamo, il Coronavirus ha avuto una significativa battuta d’arresto nei contagi in Cina e adesso è nel pieno della sua “attività” infettiva in Europa e negli USA. Mentre questi due continenti affrontano l’emergenza, la Cina inizia a vedere uno spiraglio di ripresa; alcune aziende cinesi hanno già ricominciato a pianificare la ripresa del paese dal punto di vista produttivo ed economico. Ecco, di seguito, alcuni consigli che ci sembrano applicabili a tutti i paesi in fatto di risanamento post-crisi.
- Guarda avanti e riformula costantemente i tuoi sforzi.
Per definizione, i periodi di crisi sono altalenanti: vanno continuamente monitorati e modificati a seconda degli eventi che si susseguono. Da un momento di incertezza si passa a una fase di pianificazione, per poi arrivare al recupero. Alcune aziende cinesi hanno capito in anticipo questo modello: Master Kong, una celebre marca di instantnoodles e bevande, è riuscita a spostare la distribuzione dai grandi canali di vendita ai piccoli negozi e agli e-commerce. È stata in grado anche di anticipare accumuli e scorte eccessive nei magazzini e, grazie a un tracciamento continuo, è stata capace di adattare la catena di produzione. Risultato? Il brand è stato in grado di rifornire il 60% dei negozi aperti durante il periodo di picco dell’epidemia.
- Usa approcci bottom-up e top-down.
Alcune realtà aziendali cinesi hanno utilizzato i due approcci in maniera combinata per cercare di fronteggiare la crisi, riuscendo brillantemente. È il caso di Huazhu, con 6000 hotel in 400 città cinesi, che ha organizzato una task force per far fronte alla crisi che si è riunita quotidianamente per dare istruzioni a tutta la catena di produzione. La stessa azienda ha creato un’app interna in grado di aggiornare tempestivamente tutti i dipendenti su vari argomenti, come le misure di sanità pubblica adottate da zona a zona della Cina.
- Creare chiarezza e sicurezza per i dipendenti.
In momenti difficili e concitati come quelli che stiamo vivendo è difficile trovare chiarezza e ufficialità, sia nelle notizie che nei consigli da seguire. Chiarezza e sicurezza sono fondamentali e due diritti dei lavoratori, che devono essere equipaggiati con uniformi e dispositivi di protezione. È ciò che ha fatto il più grande produttore cinese di utensili da cucina, Supor. L’azienda ha diramato linee guida e procedure operative che tutti i dipendenti dovevano eseguire; sono stati fatti inoltre controlli medici ai dipendenti e ai loro familiari durante tutta la durata della quarantena. Ovviamente tutti i lavoratori sono stati dotati di attrezzature di protezione sul posto di lavoro. in questo modo, la ripresa delle attività è stata veloce e all’insegna della sicurezza.
- Riassegna il lavoro in modo flessibile.
In attività come i ristoranti, i dipendenti sono stati costretti a non poter continuare a lavorare normalmente. Ma invece di procedere coi licenziamenti, alcune aziende cinesi hanno riallocato i dipendenti indirizzandoli su attività utili a fronteggiare l’emergenza. Ristoranti, hotel e catene cinematografiche hanno infatti ottimizzato il personale a causa della necessità di forza lavoro extra. Questi lavoratori sono andati ad aiutare, ad esempio, Hema, una “nuova catena di negozi al dettaglio” di proprietà di Alibaba, con urgente bisogno di fattorini e personale addetto al delivery a causa dell’impressionante aumento degli acquisti online.
- Utilizza i social network per coordinare dipendenti e partner.
Il lavoro a distanza e tutte le sfide ad esso connesse ha avuto come conseguenza il coordinamento di partner e dipendenti tramitepiattaforme social come WeChat.
L’aziendaCosmo Lady, la più grande realtà che vende biancheria intima e lingerie in Cina, è andata oltre: i dipendenti, attraverso i propri canali WeChat, hanno promosso la vendita degli articoli del brand. Per motivare tutti a fare sempre meglio, la società ha stilato la classifica dei migliori venditori – tra cui apparivano anche il presidente e il CEO del brand!
- Preparati a recuperare prima del previsto.
Solo sei settimane dopo lo scoppio della pandemia, la Cina sembrava essere già in lieve ripresa. I ritardi di congestione sono ora al 73% dei livelli del 2019, in aumento del 62% rispetto al periodo più nero dell’epidemia. Ciò vuol dire che il movimento di persone e merci sta ricominciando. Allo stesso modo, il consumo di carbone in aumento indica che anche la produzione si sta rimettendo in moto. Anche le transazioni immobiliari crescono.

Immagine tratta da HBR.com
Mentre la durata della crisi economica nel mondo si rivela difficile da prevedere, la situazione della Cina presenta uno scenario differente. È necessario, pertanto, che la pianificazione della ripresa inizimentre si sta ancora nel bel mezzo della crisi.
- Ogni settore avrà il suo tempo di recupero.
I vari settori economici e produttivi si riprenderanno certamente a velocità diverse, richiedendo quindi approcci distinti. I prezzi delle azioni sono scesi in tutti i settori, tranne che per quello della tecnologia, dei software, dei servizi e delle attrezzature e servizi sanitari, che hanno conosciuto pochi giorni di crisi prima di aumentare (di circa il 12%). I settori rimasti indietro hanno recuperato più lentamente ma sono riusciti a raggiungere i livellipre-Coronavirus. I settori più colpiti in Cina sono, ad oggi, i trasporti, la vendita al dettaglio, l’energia: i segni di ripresa sono lenti e preoccupano non poco.

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- Cerca opportunità tra le avversità.
La crisi apportata dal Coronavirus in Cina ha avuto un forte impatto su tutti i settori. Alcuni di essi, però, hanno registrato una crescita nella domanda. Parliamo dell’e-commerce B2C (in particolare i modelli porta a porta), l’e-commerce B2B, i servizi di riunione remota, i social network, i prodotti per l’igiene, l’assicurazione sanitaria, eccetera.
Kuaishou, una piattaforma di social video del valore di $ 28 miliardi, ha portato avanti la fruizione di istruzione onlinea causa della chiusura di scuole e università. La società e altre piattaforme che si occupano di video hanno lavoratofianco a fianco col Ministero della Pubblica Istruzione cinese per creare un’aula di cloud online per far fronte alle esigenze degli studenti chiusi in casa a causa del lockdown.
- Innova rapidamente secondo le nuove esigenze.
Le nuove esigenze dei clienti createsi a causa di questa epidemia globale portano con sé anche opportunità per innovare. Alcune aziende cinesi hanno accettato la sfida, anche se nel bel mezzo del panico.
Ant Financial(settore assicurativo) ha aggiunto una copertura gratuita correlata al Coronavirus sui suoi prodotti. Risultato? Clienti soddisfatti e un aumento del 30% delle entrate dell’assicurazione sanitaria a febbraio rispetto al mese precedente.
- Individua le abitudini nascenti nel consumo.
In seguito alla crisi portata dalla SARS, lo shopping online e gli e-commerce sono letteralmente esplosi in Cina. Cosa succederà adesso, invece? È presto per dirlo, ma molti pensano che si potrebbe passare dall’istruzione offline a quella online, così come a una trasformazione nel settore dell’assistenza sanitaria e ad un aumento dei canali digitali B2B.
Alcune aziende cinesi stanno già pianificando i prossimi passi da fare nella Cina post-epidemia. Ad esempio, un produttore globale di dolciumi ha cancellato le campagne offline per San Valentino e altre attività promozionali concentrandosi solo sul marketing digitale, WeChat e collaborazioni con piattaforme O2O. Una mossa studiata per trarre vantaggio dai nuovi comportamenti dei consumatori registrati durante le settimane di quarantena.
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