In effetti non è una novità per gli imprenditori. Sono state scritti innumerevoli articoli riguardo alle tecniche canoniche di “gestione dello stress”, che sono per la maggior parte di natura comportamentale.

Ci sono trattati su come dormire a sufficienza, esercitarsi regolarmente, riposare la mente, andare in vacanza, controllare attivamente la respirazione, praticare lo yoga, seguire la meditazione consapevole o fare trattamenti di agopuntura. Tutte cose utili, non c’è dubbio.

Tuttavia, ti riporto qui un articolo apparso su HBR scritto da Brendel, descrive un metodo alternativo poco conosciuto, ma estremamente efficace.

Questo metodo è basato sull’adozione di una visione del mondo “filosofica” fondata su stabili valori fondamentali, in grado mitigare gli imprevisti (e lo stress) che inevitabilmente viviamo nelle nostre vite e nelle nostre carriere.

Di questa tecnica riflessiva, per raggiungere una maggiore autoconsapevolezza, ne hanno scritto sin dagli albori delle tradizioni filosofiche antiche, sia occidentali sia orientali.

Per esempio, l’esortazione di Socrate a “conoscere se stessi” è parte della storia, è un invito a riflettere sul nostro obiettivo di vita e sulle strategie che utilizziamo per raggiungerlo. Analogamente, anche Confucio sollecitava l’individuo a impegnarsi nella riflessione autodisciplinata dei propri valori, seguita da una serie specifica di azioni volte a implementare quei valori nelle relazioni interpersonali.

La gestione della complessità e dello stress nella tradizione, quindi, si fonda sull’autoconsapevolezza, sull’adozione di un sistema etico superiore e sulla capacità di agire principalmente sui valori fondanti delle relazioni sociali (come gentilezza e umiltà).

Ovviamente a queste antiche trandizioni teoriche non è mai stata richiesta una vera e propria convalida dalla scienza empirica. Invece, vari ricercatori di psicologia cognitiva contemporanea e di neuroscienza hanno esaminato attentamente questi particolari metodi antistress.

Questi “adattamenti” moderni, hanno evidenziato come la pratica dell’autoriflessione produca degli effetti tangibili non solo nel nostro modo astratto di pensare, ma anche fisicamente nel cervello; il che si ripercuote automaticamente sul nostro modo di agire e sul nostro comportamento.

Una recente ricerca sulle attività neurali ha dimostrato come l’autoriflessione attivi la corteccia cingolata anteriore e posteriore, aree collegate alle regioni che mediano le attività decisionali ed emozionali.

Allo stesso modo, una ricerca di psicologia cognitiva ha evidenziato come uno dei metodi più efficaci per la riduzione dello stress consista nell’impegnarsi nell’autoriflessione in modo tale da viverlo come una sfida piuttosto che come una minaccia.

Anche nelle situazioni più critiche, è possibile gestire lo stress attraverso la contemplazione attiva dei propri valori fondamentali e dei propri obiettivi.

I religiosi, per esempio, lo considerano una svolta verso Dio, mentre gli atei lo possono vedere come una sorta di passo verso il “bene superiore”. In ogni caso, ciò porta l’individuo a muoversi verso uno stato superiore di autoconsapevolezza e a mantenere un’attenzione costante su obiettivi onorevoli e principi etici, anche mentre ci si trova circondati da incertezze stressanti, rischi, minacce e instabilità.

Potrebbe capitarti (speriamo di no!) di dover confrontare situazioni opprimenti come la perdita del lavoro o imprevisti finanziari. In questi casi, se riesci ad attingere forza dai tuoi valori fondamentali, allora eviti di cadere nel panico o di cercare di fuggire dai problemi allontanandoti dalla realtà.

Sulla base di questi valori, accetti umilmente l’aiuto dagli altri, mantieni un buon grado di apertura mentale sul futuro e riesci a gestire piani d’azione razionali che aiutino le persone che fanno affidamento su di te.

Questa pratica viene utilizzata con successo anche nei percorsi di Executive Coaching, dove vengono sottoposte ai manager delle domande a risposta aperta riguardanti la loro filosofia riguardante la ricerca della felicità, ovvero ciò che gli antichi Greci chiamavano eudaimonia.

Il dialogo che ne segue, aiuta i manager a individuare e definire i valori fondamentali e gli obiettivi che si trovano alla base delle loro carriere e scelte di vita.

Queste conversazioni possono essere approfondite attraverso il completamento di schede di valutazione che si focalizzano in modo specifico sulle motivazioni individuali, come l’Individual Directions Inventory o il test HTBeta di think1816. Sono strumenti di provata efficacia utilizzati per individuare valori e preferenze quali il grado di affiliazione sociale e di correttezza personale.

Conseguire una maggiore consapevolezza dei propri valori fondamentali e del proprio modo di vedere il mondo, aiuta a sviluppare una maggiore stabilità personale e a mantenerla anche sotto stress.

Ciò incarna ciò che i filosofi stoici – come Marco Aurelio – sostenevano secoli fa: l’utilizzo di un’autoriflessione contemplativa e lo sviluppo di un carattere virtuoso portano ad una maggiore capacità di resistenza ad ansia e incertezza. Attraverso questa pratica è possibile diventare dei a tutti gli effetti dei leader in grado di fungere da esempio per gli altri, mantenendo la mente lucida. E questo senza perdere di vista i propri obiettivi indipendentemente dalle circostanze presenti.

Per riuscirci, risulta utile sviluppare di un metodo personale efficace e sostenibile in grado di facilitare la pratica dell’autoriflessione filosofica. Ad esempio tenere un diario giornalieroriflettere su se stessi e sui propri valori anche nel corso delle attività quotidiane più semplici e triviali (come mentre ti lavi i denti).

Questo tipo di autoriflessione ti aiuta ad identificare e rinforzare i tuoi principi fondamentali (come essere gentili, miti, umili, rispettosi e generosi). Così facendo,quando serve, potrai attingere alla forza di queste qualità nella gestione di crisi o di eventi stressanti.

Chiunque può trarre benefici dalla pratica dell’autoriflessione disciplinata e continua. Sia come buona pratica di per sé, sia come potente strumento per la gestione dello stress. In pratica meglio prima, che non in situazioni lavorative stressanti, dove può essere incredibilmente difficile fermarsi e riflettere sui propri obiettivi e valori fondamentali.

Per questo motivo è importante riuscire a fare uno sforzo in più per riuscire ad incorporare l’autoriflessione filosofica all’interno della propria routine quotidiana.

Quando inizi?

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