Nuovo appuntamento con le news di Osm1816. Oggi parliamo di sovraccarico strategico e come evitarlo: se ci si concentra su meno attività ma con più impegno, si avranno risultati considerevoli. Scopriamo come fare grazie al supporto di un articolo pubblicato su hbr.org.

Le strategie sono oramai diventate linfa vitale per le aziende: senza di esse, l’organizzazione del lavoro ed il raggiungimento degli obiettivi sarebbe molto più complesso. In un’azienda del 2021, mediamente, ne esistono di vari tipi: la strategia di marketing (per tenere traccia dei gusti dei consumatori), la strategia aziendale, la strategia globale (per cogliere opportunità di business in giro per il mondo), una strategia di innovazione (per analizzare e anticipare i competitor), la strategia digitale, ecc. Idealmente, tutte queste attività vengono portate avanti da persone di talento che spesso portano a casa risultati considerevoli nonostante le risorse limitate di cui dispongono.

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Le aziende che affrontano tutte queste sfide e pensano alle strategie sono al passo con i tempi, poiché hanno compreso che il rapido cambiamento tecnologico, la concorrenza globale e le preferenze dei consumatori (in continua evoluzione) sono fenomeni che vanno predetti e affrontati per continuare a “sopravvivere”.

Nonostante lo sforzo strategico e materiale dei dipendenti, queste iniziative non si sommano al successo aziendale. Come mai l’impegno delle persone unito a strategie sofisticate portano al successo finanziario solo per alcuni business? Il segreto della gestione strategica sta nella semplicità. Semplificando la strategia, concentrandosi su meno iniziative (ma più importanti), la vedremo fortificarsi.

 

Gli elementi della strategia basata sul valore

Le aziende di successo sono quelle aziende in grado di creare valore non solo per i clienti, ma anche per dipendenti e fornitori. Pertanto, un’iniziativa strategica è utile solo se è in grado di portare a termine una delle seguenti operazioni:

 

  1. Crea valore per i clienti aumentando la loro disponibilità a pagare.

    È il caso di quelle aziende che, lavorando sul miglioramento di prodotti già esistenti, riescono a mantenere i clienti che, a loro volta, saranno disposti anche a pagare di più. Ad esempio, Apple può permettersi di adeguare i prezzi poiché la varietà di servizi e prodotti offerti ai consumatori è sempre eccellente, varia, innovativa. Allo stesso modo, una maison di moda come Gucci aumenta la disponibilità a pagare dei clienti, che saranno disposti a spendere cifre considerevoli pur di avere quel capo o quell’accessorio iconico che conferiscono uno status sociale.

Spesso si fa confusione tra i concetti di “disponibilità d’acquisto” e prezzo. C’è una differenza sostanziale: il primo è l’importo massimo che un cliente è disposto a pagare per avere qualcosa. Un solo centesimo in più scoraggia l’acquisto.

Un errore che spesso si fa nelle aziende è non considerare le flessioni della disponibilità d’acquisto, ma concentrarsi soltanto sulla crescita del fatturato e sull’aumento dei prezzi. Lavorare sull’aumento della disponibilità a pagare aiuta a costruire un rapporto con il cliente destinato a fortificarsi nel tempo.

    1. Crea valore per i dipendenti rendendo il lavoro più flessibile.

Le aziende che riescono a rendere le vite dei lavoratori più flessibili e meno problematiche sono paradossalmente in grado di attrarre talenti anche se non offrono una retribuzione in linea coi leader di settore. Le aziende incentrate sul valore sono quelle che scelgono di pensare al benessere e alle esigenze dei propri dipendenti. Un esempio virtuoso riguarda Gap, famoso brand di abbigliamento e accessori. I dipendenti avevano lamentato la disorganizzazione dei turni, impossibili da personalizzare in base alle proprie esigenze. Una volta appreso il malessere dei lavoratori, Gap ha sperimentato Shift Messenger, un’app creata appositamente per dare la possibilità ai dipendenti di scambiarsi i turni liberamente, tenendo conto di bisogni personali. Alla fine del periodo di prova, durato 10 mesi, i dirigenti di Gap hanno potuto appurare un aumento di produttività del 6,8% e un +3 milioni di dollari di vendite nei negozi scelti per l’esperimento.

Gap ha creato valore per i suoi dipendenti, questi ultimi hanno migliorato la qualità della vita (anche il sonno ne ha beneficiato), il fatturato è aumentato: lo scenario migliore possibile è diventato realtà.

    1. Crea valore per i fornitori riducendo i costi operativi.

Non dimentichiamoci dei fornitori: anche loro, come i dipendenti e i clienti, sono fondamentali per il successo di un’azienda. Ma in che modo si può creare valore per i fornitori? Mettendoli nelle condizioni di aumentare la loro produttività.

Prendiamo come esempio Nike, uno dei brand più conosciuti e forti al mondo. L’azienda ha deciso di creare un centro di formazione in Sri Lanka per istruire i fornitori asiatici sulla produzione snella (ovvero un tipo di produzione che, progressivamente, elimina gli sprechi). In seguito a ciò, i fornitori hanno ottenuto profitti migliori – ovviamente condivisi con l’azienda madre.

 

Quando le aziende si impegnano per aumentare la soddisfazione dei clienti, per migliorare le condizioni lavorative dei dipendenti e per aiutare i fornitori a produrre di più, stanno dando una spinta verso l’alto al loro valore.Ma come si mette in atto una strategia come quella appena illustrata? Lo scopriremo la settimana prossima nella seconda parte dell’articolo.

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