
Bentornati sul blog di Osm1816! Oggi il mondo digitale – insieme alle sue aziende, le sue novità e i trend – ruotano intorno a due “centri di gravità”: la west coast in USA e la Cina. Le due gold coast ospitano 9 delle aziende più importanti al mondo – 18 se si considera la top 20 –, business che lavorano in Internet e sono dei mostri sacri nel settore. Queste aziende, leader in campi quali ricerche online, social media ed e-commerce, si trovano in queste due parti del mondo. Ma mentre la rivoluzione digitale continua ad espandersi a macchia d’olio – e a creare non poche preoccupazioni ai lavoratori di altri settori lavorativi, tipo l’automotive, i servizi finanziari, la sanità, la vendita al dettaglio – ci chiediamo: chi vincerà?
Un concentrato di benessere, valore e potere
Le aziende che si trovano sulle gold coast di USA e Cina hanno essenzialmente vinto nelle aree più importanti del web di oggi: ricerche online, social media ed e-commerce.
La concentrazione di compagnie digitali concentrate in queste due aree del mondo ha un impatto non indifferente sul benessere, il valore e il potere del paese in cui si trovano. La maggior parte degli impiegati di queste aziende lavora nel proprio paese d’origine – il 75% nel caso di Google e Facebook, più del 95% nel caso di Baidu, Alibaba e Tencent, le tre grandi compagnie cinesi online. Questi impiegati sono ben pagati sia a livello di salario che di stock options ed hanno più possibilità di trovare lavoro presso un altro gigante del web dello stesso paese d’origine che all’estero. Anche il benessere e la ricchezza tendono a rimanere nella regione: dal 2010 al 2017, la capitalizzazione di mercato delle GAFAM Companies – simpatico acronimo che indica i colossi online Google, Apple, Facebook, Amazon, Microsoft) – è aumentato di 2,6 trilioni di dollari. Dall’altra parte, il valore di 20 aziende non-GAFAM hanno apportato un guadagno stimato di 2.1 trilioni di $.
Contemporaneamente, in Cina, Alibaba e Tencent sono tra le 10 aziende più importanti e ricche del mondo e, insieme a Baidu, collezionano un valore che va oltre il trilione di dollari.
Ciò detto, come si comporteranno le aziende digitali delle altre parti del mondo? Troveranno un modo per competere e un posticino per loro nel business mondiale? Molto dipende dalla risposta a queste tre domande cruciali.
- Il governo costruirà “barriere” digitali?
Molte nazioni pensano di avere un interesse legittimo a ricevere gettiti fiscali provenienti dai giganti del digitale per aziende presenti entro i loro confini. Questo atteggiamento potrebbe facilmente defluire in ciò che viene comunemente chiamato “protezionismo”. L’ Information Technology Industry Council ha identificato almeno 22 leggi in 12 paesi europei che regolarizzano la localizzazione dei dati. Altri studi hanno trovato almeno altre 300 regolamentazioni in 95 paesi. E il numero cresce di giorno in giorno.
Mentre queste misure sono adottate spesso in nome della protezione della privacy e della sicurezza, esse possono anche creare “muri” digitali che inibiscono l’attività economica. Una ricerca condotta nel 2014 dall’ European Centre for International Political Economy ha reso noto che, recentemente, queste barriere potrebbero ridurre il PIL in paesi come l’India (0.1%) e più sostanzialmente in altri mercati, come quello europeo (0.4%) e Vietnam (1.7%).
- Le altre nazioni punteranno sui talenti dei propri paesi? Costruiranno hub innovativi?
Molti ci hanno provato, ma in pochi sono riusciti a sviluppare degli hub sostanzialmente innovativi. L’unica eccezione di cui potremmo raccontarvi, forse, è il successo dell’israeliana Yozma (termine ebreo che vuol dire “iniziativa”), un fondo di capitale di rischio da 100 milioni di dollari, inizialmente appartenente allo stato ma ora privato.
Un mix di fattori – scuole importanti, capitalisti di ventura, un numero importante di nuovi talenti, mobilità lavorativa, e la motivazione – incoraggiano gli imprenditori a buttarsi e a correre dei rischi. È per questo che i governi dovrebbero potenziare molto di più questo tipo di imprenditoria e l’appropriazione a livello locale.
I governi potrebbero, in alternativa, lavorare col settore privato per ridurre la “e-friction”, forza che costringe le nazioni a frenare sullo sviluppo dell’economia digitale. Ciò riguarda anche servizi che vengono erogati al cittadino tutti i giorni, come l’accesso e la velocità di internet, sistema di pagamenti online, data security, ecc.
Gli sforzi per creare un singolo mercato digitale in Europa (o altrove) può aver senso. Meetic, il sito di appuntamenti online francese, offre in questo senso un case study interessante. La compagnia, infatti, è stata creata tre anni prima della sua controparte statunitense, match.com ma l’azienda francese ha dovuto fronteggiare i regolamenti e le leggi di ben 15 paesi europei, modificando in continuazione i rapporti coi propri clienti. Alla fine, Meetic è stata acquisita dalla “collega” americana.
- I giganti online cinesi arriveranno anche sugli altri continenti?
I giganti del digitale cinesi hanno veramente tutte le carte in regola, l’esperienza e l’aspirazione di entrare in altri mercati mondiali, espandendosi. Con il solo 56% di online penetration nel paese d’origine, essi possono – anzi, devono – ancora conoscere un importante margine di crescita nella stessa Cina; nonostante ciò, queste aziende possono comunque conquistare una crescita importante guardando all’estero e al mercato europeo.
Lavorando in partnership con compagnie ed aziende di altri mercati mondiali, i giganti del digitale cinesi potrebbero aiutare a bilanciare il mercato globale, al momento ancora sotto una significativa influenza americana. Questo tipo di “alleanza” può avere potenti effetti specialmente in Europa e/o in altre organizzazioni economiche le cui controparti si trovano in Cina al fine di facilitarsi l’accesso al mercato cinese ed al suo ecosistema di innovazione digitale. Ma la Cina ha ancora parecchia strada da fare in questo senso.
Cosa ne pensate di questo articolo ispirato da un pezzo dell’Harvard Business Review? In che modo l’Europa può trarre insegnamento dagli esempi dei due giganti cinesi e statunitensi? Fatecelo sapere, insieme a vostre idee e spunti, contattando il team Osm1816!