Si è concluso  con successo l’intervento di think1816 (supportato da pRESSpLAY) all’UniCredit International Forum del 22 novembre a Napoli dedicato al business delle aziende italiane in Cina. L’appuntamento, creato per le imprese campane e ospitato dall’Unione Industriali di Napoli, ha visto intervenire numerosi relatori d’eccezione e ha ricevuto la partecipazione di oltre 80 aziende.

Le domande più comuni degli interessati: “Come fare quindi business oggi in Cina?“, “Come mi avvicino al territorio e come condurre le negoziazioni?“, “Come utilizzano i canali online in questo Paese?“…

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Dopo il benvenuto a cura di Ambrogio Prezioso, il Presidente Unione Industriali di Napoli, i lavori sono stati aperti dall’Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese S.E. Ettore Francesco Sequi in videoconferenza da Pechino.

Il focus: la necessità di internazionalizzazione delle imprese italiane in Cina. I must sottolineati dall’Ambasciatore sono stati infatti ‘innovazione’ e ‘internalizzazione’.

Le aziende italiane devono essere più efficienti e sempre più innovative per approcciare al mercato cinese. Ecco perché è necessaria la cooperazione con le Istituzioni che supportino le imprese nel loro progetto. Iniziative come queste sono indispensabili per cogliere le opportunità che il mercato cinese offre a questi imprenditori.

Con il successivo intervento di Elena Goitini, Regional Manager Sud UniCredit, è stato sottolineato come il tasso di crescita in Cina si sia stabilizzato tra il 6 e il 7%, il che rappresenta un’importante opportunità per le aziende italiane.

Maurizio Brentegani, First Vice-President UniCredit International Center Italy, ha poi spiegato come la Cina offra enormi potenzialità, ma non per tutti:

Il mercato cinese cambia talmente velocemente che richiede una presenza fissa e una costante capacità di adattarsi al cambiamento. È necessario uno studio del mercato e della concorrenza e capire come il nostro prodotto si posizioni. Serve trovare i giusti partner che rappresentiamo i nostri prodotti. È necessario continuare innovare il brand perché il popolo cinese è sempre in evoluzione ed esigente. Non solo. È fondamentale il ‘passaparola’ che in Cina avviene online sul web e WeChat. Teniamo ben presente che una nicchia di mercato in Cina è un mercato enorme: parliamo di 24 milioni di persone solo a Shanghai. E’ importante essere pronti a rispondere alle richieste una volta entrati. Un Istituto finanziario come UniCredit presente in tutta Asia e in Cina da oltre 30 anni può supportare attivamente l’internazionalizzazione delle imprese in questo mercato.

Marco Bettin, COO di Fondazione Italia Cina, ha poi sottolineato l’importanza dei consumi nel mercato cinese e nella crescita del PIL in Cina. Al boom del mobile commerce è seguita una crescita dei consumi  sempre più legata alla qualità dei prodotti. Di conseguenza, gli investimenti cinesi all’estero (e in particolare in Europa) sono costantemente in aumento.

Enrico Toti, Avvocato Studio Legale NCTM ha discusso il Diritto e l’Ordinamento cinese in materia di investimenti stranieri, mentre Anne-Marie Bruyas, Fondazione Idis – Città della Scienza, ha parlato dell’accordo di cooperazione italocinese partito in seguito all’iniziativa di una piattaforma di ricerca in Cina tra Università,.

Verso la fine Roberto Bonacasa, CEO think1816, ha spiegato quali sono i criteri piu’ importanti per selezionare correttamente gli expat italiani da inviare in Cina:

Per essere sempre presenti in questo mercato è necessario avere persone di fiducia. Le caratteristiche personali attitudinale e culturali non tanto alle competenze professionali sono alla base della loro selezione. think1816 lavora proprio con imprenditori italiani che hanno attività in Cina.

L’evento si è chiuso con il discorso di Antimo Caputo, Vice-Presidente Unione Industriali di Napoli:

Il Forum ha sottolineato l’importanza di sviluppare un approccio sistema mirato alle strategie per l’internazionalizzazione delle imprese campane. Le problematiche distributive, contrattuali, giuridiche, la formazione e il recruiting delle risorse umane, che abbiamo visto oggi, sono determinanti per capire come affrontare il mercato cinese.

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