Bentornati allo spazio delle notizie settimanali di Osm1816! Oggi parliamo di Cina e sport invernali grazie ad un articolo apparso su Linkedin.

Per capire l’impatto delle direttive governative sui comportamenti dei consumatori in Cina, vi suggeriamo di osservare con attenzione la rapida ascesa che la Cina conoscerà nei prossimi 4 anni in materia di sport invernali. Già in corso e a buon punto, i lavori per costruire le infrastrutture necessarie procedono, sempre mostrati e sponsorizzati dai controllatissimi media cinesi.

Olimpiadi CinaNel 2022 la Cina ospiterà i Giochi Olimpici invernali e sarà ufficialmente la prima città ad aver ospitato entrambe le versioni delle Olimpiadi – le tradizionali e quelle invernali, straordinariamente nell’arco dello stesso decennio e mezzo. Questa doppia “ospitata” simboleggia la potenza della Cina e l’ esempio che sta dando al mondo.

Dati alla mano, noteremo che anche gli sforzi economici cinesi sono stati fuori dal comune e dimostrano lo strapotere di questa realtà asiatica. Pechino ha speso circa 42 miliardi di dollari per i giochi del 2008 – quasi tre volte in più rispetto ai 15 miliardi spesi da Atene solo 4 anni prima.

Ma, accanto agli investimenti delle modernissime infrastrutture e delle sfarzose cerimonie, il successo degli atleti cinesi è stato ugualmente impressionante. Quasi la metà delle medaglie cinesi è stata un oro – 48, per la precisione – un terzo in più della seconda compagine più medagliata, ossia gli USA.

La Cina è una nazione diversa rispetto al 2008 – molto più risoluta, ricca e influente, ma ugualmente focalizzata a non perdere la faccia agli occhi del resto del mondo. È questo il motivo per cui Pechino farà di tutto per fare bella figura durante i giochi inverali del 2022.

Olimpiadi Cina2La capitale cinese sarà molto delusa a seguito del disastro sportivo consumatosi a Pyeongchang, dove il campione di short track Wu Dajing è stato l’unico atleta cinese a portare a casa una medaglia d’oro. La Cina è stata spazzata via dalla top 15 dalla Bielorussia con soli 9 podi.

Senza dubbio ci saranno tanti cinesi nel settore sportivo che staranno osservando i campioni europei – provenienti da paesi come la Norvegia, ad esempio, che vince sempre tantissimo – per cercare di carpirne i segreti: questo è solo l’inizio. Poco dopo l’annuncio che riguardava Pechino e il suo diritto ad ospitare i giochi inverali del 2022, la Cina ha annunciato la costruzione di 650 piste da pattinaggio e 800 impianti sciistici (dotati di neve finta) entro il 2022. Si spera, così, di attrarre circa 300 milioni di persone appassionate – o anche alle prime esperienze – di sport invernali.

Tuttavia, il successo dell’ospitalità delle seconde olimpiadi non si costruirà solo sulle medaglie – il supporto della città ospitante, nonché della nazione tutta, è ugualmente importante. Per questa ragione, Pechino potrebbe essere preoccupata, considerati i 200.000 visitatori cinesi previsti in Corea ai giochi di Pyeongchang, che si sono drasticamente ridotti a 20.000. Il ban coreano e la politica internazionale negativa non avranno certamente aiutato; la Cina vorrà sicuramente un po’ più di entusiasmo per i suoi giochi del 2022.

Quindi, per i prossimi 4 anni, aspettiamoci grandi cose da Pechino. Dalla sponsorizzazione massiccia degli sport invernali a tutto ciò che riguarda il freddo fino ad arrivare al turismo, sentiremo parlare (ancora di più, se riuscite ad immaginarvelo!) di Cina. Alibaba, colosso cinese del commercio elettronico, è già salito a bordo ed è attivissimo nel progetto Olimpiadi 2022, ma senza dubbio altre importanti realtà imprenditoriali si faranno avanti.

Saranno 4 anni intensissimi e siamo tutti curiosi di vedere cosa succederà!

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