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Oggi partiamo di un argomento delicato: l’inclusività e, nello specifico, la leadership inclusiva. Analizziamolo nel dettaglio, partendo da un articolo di Think with Google.

Inclusività e valorizzazione della diversità in Italia

Fino all’altro ieri nelle aziende italiane si parlava poco o nulla di inclusività e diversità. Oggi invece il benessere delle persone all’interno dell’ambiente di lavoro è sempre più importante e, di conseguenza, lo è anche l’ascolto dei dipendenti e la valorizzazione delle differenze.

Secondo l’ultimo LGBT+ Diversity Index, il benchmark di Parks per le aziende che vogliono creare valore attraverso ambienti inclusivi, l’86% delle aziende italiane intervistate afferma di aver formalizzato una policy di non discriminazione: un segnale positivo per il riconoscimento e la tutela delle differenze in Italia.

Quando un’azienda è davvero inclusiva?

All’interno dell’ambiente di lavoro tutti i dipendenti hanno il diritto di poter esprimere il proprio potenziale professionale, senza sentirsi costretti a nascondere caratteristiche come l’orientamento sessuale e l’identità di genere. Le persone non devono sentirsi discriminate, ma questo è possibile solamente in un luogo sicuro, rispettoso e inclusivo.

Per fare questo, l’azienda ha il dovere di impegnarsi a diffondere conoscenza e consapevolezza sull’inclusione e sulle diversità, dando supporto attivo sia alle persone che si riconoscono di una categoria che rischia di essere marginalizzata, sia a coloro che devono imparare quali sono queste diversità. L’azienda ha un ruolo centrale per contrastare pregiudizi e atteggiamenti omolesbotransfobici nella quotidianità lavorativa.

Cosa si intende per “leadership inclusiva”?

Partiamo dal concetto di “leadership”: la leadership può essere definita come la capacità di fissare e comunicare gli obiettivi, per poi motivare in modo da raggiungerli. In questo contesto la leadership inclusiva è l’insieme di quei comportamenti che valorizzano le persone per le qualità che portano all’interno dell’azienda grazie alla propria unicità.

In quest’ottica l’inclusività non è qualcosa che viene concesso, ma una vera e propria ricchezza.

Le caratteristiche della leadership inclusiva

La leadership inclusiva si basa su questi sei fondamenti:

  1. Impegno vero e genuino: le azioni devono essere il riflesso di valori in cui si crede
  2. Coraggio e umiltà: qualità necessarie per essere consapevoli dei propri punti di forza e dei propri limiti
  3. Capacità di riconoscere i propri pregiudizi: solo così si potranno contrastare
  4. Curiosità ed empatia: due tratti importantissimi per capire meglio le altre persone
  5. Intelligenza culturale: necessaria per comprendere gli effetti positivi della diversità
  6. Collaborazione efficace: solo in questo modo si potrà delegare e avere fiducia negli altri

I vantaggi della leadership inclusiva

Non solo i dipendenti, ma anche l’azienda stessa beneficia di questo tipo di leadership. Questo perché la leadership inclusiva:

  • attrae le persone migliori e di maggior talento
  • rinsalda l’equilibro vita privata / lavoro
  • aumenta la motivazione
  • stimola l’innovazione
  • anticipa i cambiamenti
  • aiuta la gestione delle risorse umane
  • migliora il rapporto con gli stakeholder e i clienti

Per concludere: vale la pena impiegare tempo ed energie per sviluppare una cultura aziendale inclusiva e rispettosa di tutte le differenze.
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