In questo blog spesso parliamo di Marketing, ma esistono diversi tipi di campagne marketing da attuare nella nostra azienda.

Partiamo dalla base: Inbound marketing VS Outbound marketing. Cosa sono? L’ Inbound Marketing mira a far sì che l’azienda possa essere trovata dai clienti (inbound = in entrata) mentre l’ outbound marketing è quello più “tradizionale” dove è l’azienda a trovare il proprio pubblico.

outbound inbound marketing OSM1816

Solitamente, operando con una mentalità “outbound”, si tende ad interrompere l’attività del potenziale cliente per comunicargli qualcosa. Qualche esempio sono le pubblicità sui giornali, gli spot televisivi, le fiere, le chiamate a freddo e tutto lo spam in genere. Con l’innovazione tecnologica tutto ciò è diventato relativamente facile, ma ne è stata minata l’efficacia. Esistono strumenti in grado di bloccare telefonate e mail indesiderate,  la TV è sempre più “on demand” e l’abitudine ci fa ignorare i vari messaggi pubblicitari sul web. Questo significa che per far passare un messaggio promozionale dobbiamo spendere di più rispetto al passato.

Con l’Inbound marketing si capovolge il punto di vista. Per esempio:

  • Red bull sta diminuendo il numero di spot TV concentrandosi sulla creazione di eventi spettacolari (e quindi video virali) che i potenziali clienti vogliano vedere.
  • Le industrie alimentari invece di comprare pagine di giornali per essere pubblicate, creano un proprio blog con informazioni utili dove le persone corrono ad iscriversi (es: Philadelphia e le sue ricette).
  • Invece delle chiamate  a freddo, si creano strumenti utili alle persone, in modo che siano loro a chiamare per avere maggiori informazioni.
  • Per evitare di spargere “a caso” il nostro messaggio, oggi si può selezionare potenziali clienti ‘qualificati’ per ciò che andiamo a proporre (o fare dei messaggi personalizzati a seconda delle esigenze del cliente).

 In definitiva è come utilizzare una calamita o un martello:

oubound inbound marketing OSM1816

NOTA BENE: L’Inbound marketing, il marketing per così dire calamita, NON è da usare “al posto di”, ma “in aggiunta di”. Aiuterà la tua azienda ad essere un punto di riferimento autorevole per informazioni di settore, oltre che essere conosciuta solamente per i prodotti.

Ma nella pratica come possiamo trovare clienti attraverso una campagna di Inbound Marketing? Fai attenzione a questi 3 elementi essenziali:

  1. Cura il contenuto: l’elemento principale di ogni campagna di Inbound marketing. Creando informazioni o strumenti utili per i tuoi utenti li attirerai sul tuo sito o li spingerai a volerne sapere di più e a contattarti.
  2. Search Engine Optimization (SEO): in parole povere devi farti trovare sui motori di ricerca. Senza addentrarci nelle infinite possibilità di ottimizzare la nostra posizione sul web, cerca costruire un sito con diversi link in ingresso (inbound!). L’utente medio di oggi sceglie sempre più spesso da chi comprare grazie a internet: fatti trovare!
  3. Utilizza costantemente i Social media: condividendo i tuoi contenuti sui network sociali (Facebook, Youtube, Linkedin…) amplificherai  il messaggio generando discussioni fra utenti. Per esempio: se su Trip Advisor leggi commenti positivi su un hotel sarai più propenso ad alloggiare lì. Ma non solo; quando offri informazioni utili e i clienti le condividono TU diventerai un punto di riferimento autorevole per il tuo settore.

Ma questo Inbound Marketing mi può essere utile adesso che c’è crisi? Proprio perché le tue risorse potrebbero essere limitate, la tua azienda necessita di azioni il più efficienti possibili.  Dovrai usare più cervello che portafoglio! L’Inbound Marketing ti può aiutare a rafforzare tutte le tue campagne di outbound perché:

  1. Costano meno: i social network sono gratuiti, per aprire e gestire un blog non spenderai cifre astronomiche,… Mentre per l’outbound marketing hai a disposizione principalmente strumenti a pagamento: spazi pubblicitari, database di potenziali clienti, partecipazione alle fiere,… In breve:  il ROI di un’azione Inbound è migliore.
  2. Potrai prendere meglio la mira! Nella campagna Inbound è il cliente stesso a scegliere quale contenuto è di suo interesse (e a condividerlo con persone dagli interessi simili). Al contrario, quando per esempio dobbiamo filtrare il nostro database per spedire una mail promozionale abbiamo generalmente pochi criteri a disposizione.
  3. Investirai tempo e meno denaro: per far uscire una campagna “pay-per-click” sui social o su Google pagherai ad ogni click, da subito. Invece, per far salire il tuo blog nell’indicizzazione dei motori di ricerca ti basterà curare i contenuti (+ un po’ di SEO) e sarà l’alto numero di utenti che ti visiteranno a farti salire in cima ai risultati di ricerca!

In conclusione meglio Outbound o Inboud? Meglio tutte e due! 😉

Contatta Gianni e il team pLAYmARKETING by OSM 1816 per saperne di più, scrivi a info@think1816.com

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