Oggi sul blog di Osm1816 parliamo ancora di passaggio generazionale, ma questa volta declinato al femminile.
Da una ricerca condotta dal Family business lab della Liuc – Università Cattaneo e il Center for young and family enterprise (Cyfe) dell’Università degli studi di Bergamo è emerso che le donne sono più propense a subentrare nell’azienda di famiglia dopo gli studi rispetto agli uomini e, in generale, sono desiderose di continuare il business familiare piuttosto che crearne uno proprio.

Il passaggio generazionale è al femminile

L’argomento ha catturato la nostra attenzione e così abbiamo deciso di approfondirlo qui, insieme al supporto di un articolo pubblicato su we-wealth.com.

I dati emersi dallo studio sopra citato meritano un’attenta riflessione: meno di 1 studente su 10 (il 9% degli intervistati) ha intenzione di lavorare nell’azienda di famiglia a 5 anni dal conseguimento della laurea e tra questi sono proprio le donne a mostrare più interesse nel continuare la tradizione del business familiare.
Inoltre, dalla ricerca, gli uomini risultano più propensi a fondare un’azienda propria (44% degli intervistati), mentre le donne, come appena affermato, sono più inclini a seguire le orme di genitori e parenti già a 5 anni dal termine degli studi.

Se pensi sia arrivato il momento di un passaggio generazionale nella tua azienda leggi anche l’articolo dedicato al passaggio generazionale di successo.

Altri dati interessanti 

Oltre alla questione del genere, un altro dato che merita una riflessione è che tra gli intervistati – circa 3300 studenti italiani di cui il 16% proviene da realtà familiari a vocazione imprenditoriale – c’è anche chi punta ad avere un lavoro da dipendente e chi ha intenzione di entrare nell’azienda di genitori solo dopo aver fatto esperienze altrove.

Quanto detto si riassume così:

  • solo il 3% degli studenti è intenzionato a lavorare nell’azienda di famiglia dopo la fine del percorso di studi,
  • Il 5% gradirebbe prima fare esperienza altrove.

Il passaggio generazionale non è desiderato dai giovani

Salvatore Sciascia, co-direttore di Fabula, davanti a questi numeri esprime una profonda preoccupazione: i giovani non desiderano partecipare al ricambio generazionale dell’azienda di famiglia e questo rischia di provocare diversi problemi per il futuro di moltissime aziende italiane. Allo stesso tempo, però, il desiderio di lavorare per altre aziende e/o start-up può rappresentare una “palestra” importante per apprendere nuove competenze e portarle successivamente nell’azienda familiare, creando valore.
La ricerca dice, infatti, che il 92% dei neolaureati preferisce acquisire competenze altrove e ciò dimostra, secondo il direttore di Cyfe Tommaso Minola, quanto gli imprenditori di domani siano consapevoli dell’importanza di vivere e osservare diverse realtà aziendali prima di impegnarsi nel portare avanti la propria.

Per concludere

Per darti gli ultimi spunti su questo argomento così complesso, dalla ricerca si è osservato anche che gli studenti che arrivano già da un contesto familiare imprenditoriale sono più propensi a creare un business proprio, mentre il passaggio generazionale interessa di più chi vive già un coinvolgimento diretto nell’azienda di famiglia. Questo è quanto afferma Lorenzo Cervello, ricercatore di Fabula.

Stai pensando di mettere in atto un passaggio generazionale nella tua azienda? Noi di Osm1816 abbiamo gli strumenti e le competenze per aiutarti: contattaci.

 

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