Continuano gli approfondimenti di Osm1816 sul passaggio generazionale delle PMI italiane, un argomento tanto complesso quanto necessario da discutere.

Solo 1 passaggio generazionale su 5 funziona

Se è vero che il 30% delle PMI italiane è gestita da over 70 (leggi anche Passaggio generazionale), è altrettanto vero che le stesse aziende sono spesso impreparate a passare il testimone alla generazione successiva.
Infatti, secondo un articolo pubblicato su corriere.it, solo il 20% di queste riesce a concludere un passaggio generazionale con successo. I dati sono ancora più sconfortanti se si pensa che solo il 13% approda alla terza, mentre il quarto ricambio generazionale è raggiunto solo dal 4% del totale delle aziende.
Ora la domanda che sorge spontanea è: perché?
A spiegare questo fenomeno è Alessandro Santini, head of corporate & investment banking presso Banca del Ceresio.

Quali sono le cause del fallimento del passaggio generazionale?

Secondo Santini questi numeri derivano da una cattiva programmazione della successione e da una formazione sbagliata dei nuovi leader.
Santini, infatti, ci tiene a sottolineare che coloro che subentrano nell’azienda di famiglia devono essere adeguatamente istruiti a ricoprire il ruolo a loro affidato e, allo stesso tempo, anche gli imprenditori ancora in carica devono sentirsi pronti a cedere il proprio ruolo ai più giovani.
Perché la successione funzioni, ad ogni futuro manager deve essere assegnata una carica idonea che potrà ricoprire grazie al proprio bagaglio personale di conoscenze, studi ed esperienze.

Due esempi di passaggio generazionale

Per spiegare meglio queste parole e aiutarci a comprendere davvero quanto sia importante un’adeguata preparazione e programmazione del passaggio generazionale, Santini mostra due esempi di successione:

  1. Un’azienda italiana di trasformazione dell’acciaio con a capo un imprenditore 75enne è stata gradualmente affidata ai due figli, ma con una differenza sostanziale nei ruoli. Uno di essi aveva già esperienza nell’azienda e capacità manageriali, l’altro aveva interessi differenti. Per questo motivo è stato ritenuto logico delegare al primo figlio la gestione industriale, mentre al secondo la quota immobiliare. La soluzione è stata un successo ed ha permesso all’azienda di affidarsi anche alla professionalità di consulenti esterni che hanno arricchito il consiglio di amministrazione.
  2. Un’altra azienda con a capo un leader 75enne e due figli, destinati a succedergli, non ha avuto le stesse sorti: nonostante nessuno dei due figli sia stato ritenuto idoneo a tenere le redini dell’azienda, il padre non ha accettato che venissero loro assegnati ruoli secondari. Questo gesto ha provocato il fallimento del passaggio generazionale.

Se pensi che sia arrivato il momento di pianificare il passaggio generazionale della tua azienda non fare lo stesso errore dell’ultimo esempio che ti abbiamo mostrato: affidati alla nostra esperienza, contattaci.

 

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