Oggi, sul blog di Osm1816, parliamo di come diventare più efficienti lavorando di meno – sia nella vita personale che sul lavoro.

Hai letto proprio bene! Viviamo in una società che, giorno dopo giorno, ci spinge a premere sempre il piede sull’acceleratore: fare di più per ottenere sempre più soldi, successo, risultati lavorativi, traguardi personali. Ma cosa succederebbe se cominciassimo a fare di meno, a ritagliare più tempo da dedicare a noi stessi? Diventeremmo più felici e rilassati e, di conseguenza, più efficienti e produttivi.

Come è possibile? Scopriamolo grazie al supporto di un interessante articolo pubblicato su hbr.org.

Alcune teorie sostengono che per ottenere più risultati ed essere più efficienti è necessario fare di meno. Nel suo libro Your Brain at Work, David Rockscrive che il nostro cervello è attento e concentrato sul lavoro per sole 6 ore alla settimana: un dato preoccupante, se pensiamo che un individuo lavora mediamente 40 ore a settimana.

Visto e considerato che tutti noi abbiamo una vita piena – fatta non solo di lavoro, ma anche di famiglia, partner, figli, commissioni, socialità, eccetera – come dovremmo fare a fare meno cose nella nostra quotidianità? La risposta è (apparentemente) semplice: dobbiamo selezionare le attività da eliminare. Ma come fare a capire quali sono inutili? Non è facile rispondere a questa domanda. Per individuare le attività che non ci servono ci vuole uno studio metodico e supportato dall’evidenza. L’articolo fonte suggerisce un interessante esercizio, che ti riportiamo di seguito e che puoi provare a svolgere.

  1. Prendi un pezzo di carta e disegna, al centro di esso, una linea verticale che lo divida in due parti.
  2. Pensa a un aspetto della tua vita in cui ti piacerebbe crescere e migliorare, magari limitando lo stress. Sulla parte sinistra del foglio, fai un elenco delle attività che svolgi nel suddetto aspetto.
  3. Sul lato destro del foglio, invece, elenca le “vittorie” e i traguardi personali raggiunti in quell’ambito.
  4. Una volta ottenute le due liste, collega ogni “traguardo” del lato destro del foglio all’attività, elencata sulla sinistra, che credi sia responsabile di tale risultato positivo.
  5. Osserva le parole che sei riuscito a collegare tra loro. Quelle che sono rimaste senza un collegamento con l’altra parte sono le attività che dovresti smettere di praticare – o, se proprio non puoi permetterti di eliminare, potresti ridimensionare o delegare ad altri.

Dopo aver effettuato questo semplice ma significativo esercizio, fermati a riflettere. Esistono, nella tua quotidianità, delle commissioni/impegni di cui ti occupi tu e soltanto tu, ma solo per una questione di abitudine – o perché mai nessuno ha pensato di sostituirti a te? Se la risposta è sì, parti dalle piccole cose e responsabilizza anche chi ti sta intorno nel prendere e rispettare impegni di cui puoi tranquillamente fare a meno.

Questo modus operandi è applicabile sia nel lavoro che nella vita privata. Inizia a pensare che vivere non vuol dire solo lavorare, produrre, guadagnare, ma soprattutto essere felici e dedicare il proprio tempo non solo al dovere, ma anche a ciò che ci piace fare e ci rende contenti.

Vuoi essere davvero più efficiente? Applica la filosofia della sottrazione con coscienza, ma senza timore.

Cosa ne pensi di questo articolo? Siamo curiosi di conoscere la tua opinione! Contatta il team Osm1816

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