Continua il focus del blog di Osm1816 sulla seconda generazione di imprenditori che succedono alle prime in un’azienda a conduzione familiare. Questa settimana ti spieghiamo perché i leader di seconda generazione possono essere i veri eroi dell’azienda, portandola sulla strada del rinnovamento e delle nuove iniziative. A supportarci, un interessante articolo letto su hbr.org.

Tutti conoscono (o hanno sentito nominare almeno una volta nella vita) John D. Rockefeller, uno degli imprenditori più famosi ed importanti di tutti i tempi. Alla sua morte, il lavoro fatto dal figlio per gestire la sua immensa fortuna esalvare il buon nome della famiglia (macchiato dalla cattiva reputazione del padre) fu senza precedenti. Rockefeller Jr. non solo riuscì in quest’ultima missione, ma fu in grado di migliorare le aziende da lui gestite, investire in maniera intelligente, fare beneficienza.

Questo dimostra che non sempre la seconda generazione (che d’ora in poi chiameremo G2) debba vivere nell’ombra della prima, il cui lavoro va continuato senza innovazioni o cambiamenti (Per approfondire leggi qui). C’è una convinzione sbagliata per cui si pensa che le generazioni successive alla prima (che d’ora in poi chiameremo G1) abbiano un solo compito: non rovinare l’eredità lasciata ai posteri. Per fortuna le realtà aziendali odierne sono diverse e c’è molta più fiducia.

Scarica i contenuti gratuiti!Caratteristiche della G2

Secondo diversi studi e ricerche specializzati è emerso che i leader appartenenti alle G2 sono più creativi ed intraprendenti. Essi hanno una visione più ampia, credono nella forza delle idee e si battono per inserire novità e creare iniziative per espandere il business. A differenza della G1, vivono un clima economico globale diverso, molto competitivo; devono saper anticipare i trend, saper investire, essere lungimiranti.

Le G2 di successo hanno anche un rapporto diverso con i familiari coinvolti nell’azienda: c’è più considerazione per i consigli tra familiari, una ricerca di coesione nelle idee e nel processo decisionale.

Aiutare la G2 a raggiungere gli obiettivi

Di seguito, ecco alcuni consigli che la G2 può prendere in considerazione per migliorare la performance in azienda e per realizzare gli obiettivi prefissati.

  • Chiedi aiuto a consulenti specializzati.

    Molto spesso le aziende a conduzione familiare si basano su un modello di leadership in cui una sola persona è al comando (tipico della G1). Invece è importante capire che tutta la famiglia va attivata e coinvolta nei processi decisionali: in questo modo l’azienda crescerà e migliorerà. Se è vero che è difficile sradicare l’idea di “un solo leader al potere” (scaturita da un’educazione/formazione tramandata dalla G1), l’aiuto di consulenti esterni può aiutare. Queste figure professionali aiuteranno la famiglia a distinguere la leadership dal management, ma non solo. Essi potranno istruire i componenti della famiglia su come collaborare, ascoltare e comunicare con efficacia, avere comportamenti basati sul senso di responsabilità e necessità di trasparenza.

  • Coinvolgi la famiglia nella pianificazione strategica.

    Sarà necessario che i membri della famiglia siano coinvolti nel processo decisionale, nella pianificazione strategica e nell’eventualità di nuovi progetti. Se possibile, accompagnati da consulenti specializzati in materia. Queste riunioni sono anche l’occasione per rimarcare i propri valori aziendali e proiettarsi verso il futuro. La G2 si interroga spesso su quale direzione prendere e non ha paura del cambiamento. Importante è anche coinvolgere i componenti più giovani della famiglia, ascoltandone le opinioni – verosimilmente, saranno loro a tenere le redini dell’azienda dopo la G2.

  • Rinfresca il team di consulenza.

    Una delle sfide più importanti riguardo il passaggio dalla G1 alla G2 è il mantenimento (o il licenziamento) dei team di consulenza che aiutano la gestione dell’azienda. Spesso, per paura di non trovare persone all’altezza o per interessi personali, si tende a mantenere lo stesso staff. Tuttavia è possibile che la G2 ora ai vertici del business abbia altre esigenze, voglia esplorare nuove possibilità, creare nuovo valore. C’è bisogno quindi di consulenti e collaboratori che capiscano veramente ciò che è meglio per l’azienda e comprendano le dinamiche familiari.

  • Organizza attività che coinvolgano la famiglia e che creino coesione. Le G2 moderne e di successo conoscono l’importanza della socialità e dell’organizzazione di attività, incontri e assemblee che coinvolgono la famiglia. Queste occasioni sono perfette per confrontarsi, fare lavoro di squadra e rafforzare i rapporti. Se organizzate con regolarità, favoriscono l’impegno a migliorarsi e l’entusiasmo per i progetti futuri.

 

Cosa ne pensi di questo articolo? Stai cercando supporto per il passaggio generazionale in azienda? Richiedi un contatto gratuito, clicca qui.

Tagged with: , , , ,