Nuovo appuntamento con le news di Osm1816. Oggi, ispirandoci ad un articolo pubblicato su smartcompany.com.au, parliamo della nuova normalità di tanti lavoratori in tutto il mondo: lo smart working.

Se è vero che il concetto di lavoro da casa non è nulla di nuovo o mai visto prima, è anche vero che nel nostro paese non è mai stato un metodo molto adottato. Anche lavorando da casa è possibile creare un ambiente lavorativo confortevole e produttivo come quello del proprio ufficio. Inoltre, grazie ai tanti mezzi che il web offre, è possibile effettuare chiamate, videoconferenze e riunioni. La creatività e la voglia di fare bene non viene meno solo perché rimaniamo in casa – ma, anzi, in questo periodo possono essere ancora di più incoraggiate e potenziate!

Sei un imprenditore ed è la prima volta che sperimenti lo smartworking per te e per i tuoi collaboratori? Ecco qualche consiglio da mettere subito in pratica per supportare il lavoro di tutti durante questo periodo di quarantena.

 

1.Offri gli strumenti adatti

Lavorare da casa nel ventunesimo secolo ti offre la possibilità di avere infiniti tool a disposizione: programmi e software di qualsiasi genere che aiuteranno te e i tuoi collaboratori a lavorare come se foste fianco a fianco. Trova quelli giusti e proponili al tuo team, dando il tempo di imparare ad usarli correttamente.

Un piccolo esempio: per comunicare, evita di iniziare catene di email che si sommano le une sulle altre. Attiva, piuttosto, una chat aziendale: tutti potranno comunicare più velocemente.

 

2.Fissa delle aspettative

Ci sono persone che non hanno mai lavorato da casa. Il passaggio sembra facile ma, in realtà non lo è. Dai tempo ai tuoi dipendenti di “digerire” il cambiamento e, se necessario, aiutali e segui passo passo questa transizione. Lavorare ed essere efficienti come se fosse tutto normale non è automatico e qualcuno potrebbe avere bisogno di più tempo per carburare. Se qualcuno ha bisogno di più sostegno e “controlli” circa il proprio lavoro, fallo volentieri e sii da esempio.

 

3.Hai già dei collaboratori che lavorano da remoto? Chiedi loro aiuto

Se tra i tuoi collaboratori c’è già qualcuno che è abituato a lavorare da casa, chiedigli di aiutarti e di supportare gli altri. Permettigli di essere da esempio per i colleghi, di dare consigli, di raccontare la propria esperienza personale e di aiutare chi sembra essere in difficoltà.

 

4.Consenti la socializzazione

Uno degli aspetti più positivi e rassicuranti del lavoro è la socialità: del resto, l’uomo vive insieme agli altri e non potrebbe fare diversamente. Consenti ai tuoi collaboratori, quindi, di ritagliarsi dei momenti di svago insieme ai colleghi: videochiamate, chat con argomenti divertenti e che esulano da quelli lavorativi. Queste attività aiuteranno tutti a mantenere la concentrazione e a vivere una normalità lavorativa, che è fatta anche di momenti divertenti.

5.Dai fiducia

Lavorare da remoto è una cosa nuova e sei spaventato? Tranquillo, è normale. Ma per andare avanti devi riporre fiducia nel tuo team e pensare che cambia solo il posto dal quale si sta lavorando, non la sostanza del lavoro stesso. Il lavoro svolto da casa può essere molto produttivo; per tante aziende di successo nel mondo rappresenta la quotidianità.Riponi la tua fiducia nelle persone che lavorano con te e andrà tutto bene.

 

6.Preparati alle sorprese

Questo periodo di smartworking ha sicuramente in serbo delle sorprese per te. Possono essere positive – scoprire, ad esempio, che i tuoi collaboratori vanno molto d’accordo anche se lontani fisicamente e lavorano benissimo in team – o negative – potresti renderti conto che qualcuno non sia motivato abbastanza o lavori di meno.

Il lavoro da remoto ti farà capire tante cose di cui, magari, non ti eri mai accorto: punti di forza e debolezza sui quali potrai lavorare per rafforzare la tua azienda e il tuo team.

Non avere paura dello smartworking: comunque andrà, sarà un ottimo banco di prova per te, la tua azienda e i tuoi collaboratori.

E tu cosa ne pensi dello smartworking? Dicci la tua, contatta Osm1816.

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