
Due giorni dedicati alla Leadership insieme a Roberto Bonacasa, CEO di OSM 1816, in collaborazione con l’Associazione Turismo e Commercio di Livigno che ha organizzato un corso formativo sulla gestione dei collaboratori per ristoratori, commercianti e albergatori.
Siamo in tempo di crisi… Ce lo ricordano ovunque. Prima ancora di pensare alle possibili alternative per affrontare il periodo dovremmo iniziare a capire come migliorare le relazioni interne, per portare risultati migliori anche verso l’esterno. Essere un leader non equivale solamente a gestire bene le persone, ma significa imparare a farsi seguire e capire dal gruppo per farlo muovere unito verso la meta aziendale.
Vogliamo darti 7 punti principali per iniziare a farti riflettere.
1) Tutti hanno dei punti deboli: ammettili e sii disposto a metterti in discussione in prima persona. Certamente è più facile “addossare la colpa” agli altri (<<i dipendenti non capiscono niente!>>), ma prendersi la responsabilità è il primo passo, essenziale, per diventare un vero leader (forse sei tu che non comunichi nel modo giusto con le persone?!). È qui che si distingue un semplice manager da un vero leader: sii causativo! Hai un problema con una persona? Prenditi la responsabilità per primo e acquisirai leadership.
2) Tutto parte da te! Studia. Capire come motivare al meglio il personale, ottimizzare la gestione del tempo, trovare il modo corretto di accompagnare gli altri alle soluzioni senza offrigli “la pappa pronta”,… Ricorda che l’azienda è lo specchio dell’imprenditore: non potrà mai essere migliore di te! Per far andare le cose come realmente vuoi crea modelli positivi formando te stesso e offrendo ai tuoi collaboratori il “buon esempio” .
3) Positività emotiva: un must! La scala emotiva si compone di varie gradazioni di emozioni negative e positive (vedi slide). Per comunicare efficacemente a un collaboratore che si trova sul livello della collera, dovresti prima portarlo su un gradino superiore, più positivo, lasciandolo sfogare e mettendolo in una condizione logica di apertura. Come? Trasmettendo “forte interesse”, ascoltando farai sentire il tuo interlocutore “compreso” e quindi lui a sua volta starà a sentire ciò che gli chiedi di fare.
Allenati! Non limitarti a cercare i difetti delle persone, ma focalizza sui punti di forza! Davanti ad un errore cerca le azioni corrette e dai un riconoscimento al collaboratore così da predisporlo all’ascolto, prendilo per mano verso la soluzione (ricorda: lascia che sia lui ad arrivarci, altrimenti non imparerà). In modo ancor più pratico: se sei un leader gli chiederai “cosa c’è di giusto” in quello che ha fatto e gli farai comprendere come avrebbe potuto far meglio quando individuerà da solo gli errori commessi. E’ necessario trattare le persone come vorresti che siano! Come ti immagini i tuoi collaboratori? Ecco, trattali come se lo fossero già e vedrai che cambieranno! Com’è possibile? Cambiando il tuo punto di vista (sforzandoti cioè di trovare i lati positivi dei collaboratori) modificherai anche il tuo modo di gestirli. Ricorda anche che un errore è mosso quasi sempre da intenzioni positive. Non colpevolizzare la persone, altrimenti ridurrai solamente la loro dedizione al lavoro, rischiando di diminuire la produttività e ottenendo il risultato opposto.
4) Persone giuste! Prima di puntare sulla pubblicità e il marketing è meglio investire sulla selezione del personale, anche se stagionale! Quanto è importante avere la persona giusta, capace di relazionarsi al meglio con gli altri? Prova a pensare al cameriere più bravo del mondo (nel senso tecnico) che non sorride mai, che non collabora con il resto del personale e non “attacca bottone” nemmeno quando è il cliente a fare il primo passo. Siamo in un era dove sono le emozioni ad avere un vero valore: molto più importante la capacità di ascoltare e collaborare con il team, che la mera tecnicità. Inoltre il personale al servizio dell’imprenditore dovrebbe essere in grado di colmare le sue mancanze. Per esempio: se tu non sei propriamente un mostro di espansività dovresti circondarti di persone socievoli. Oltre a ciò, ricorda di lasciar selezionare ad altri il personale altrimenti sceglierai persone simili a te, con le quali ti senti più affine, che non potranno quindi colmare le tue “lacune”.
5) Segui delle mete! Non potrai mai ottenere quello che non riesci a immaginare. Se lo pensi e lo vuoi, farai di tutto per ottenerlo. Se credi non esistano collaboratori validi, la tua azienda non li avrai mai! Se vuoi collaboratori che si muovano verso le tue mete devi rendere la tua azienda un luogo dove loro per primi possano trionfare.
Arrivati a questo punto Roberto ha proposto un esercizio:
- scrivi su un foglio le mete aziendali a breve, a medio e lungo termine.
- stabilisci quali vantaggi avrà chi camminerà con te verso gli obiettivi stabiliti. Motiva le persone attraverso due aspetti: con una retribuzione tangibile (stipendi, incentivi,…) e una retribuzione intangibile (apprezzamenti, coinvolgimento, interesse,…) a traguardo raggiunto. Ricorda sempre che la seconda retribuzione ha un peso maggiore rispetto alla prima!
- condividi il tuo progetto con i collaboratori e falli sentire parte integrante del gruppo azienda!
6) Stabilire tempi e priorità. A livello organizzativo, distingui cosa è urgente da cosa è importante e focalizza le tue energie su queste ultime: ogni tanto fermati per pianificare, pensare e riposare! Ciò ti permetterà di osservare obiettivamente la tua azienda. Inoltre, lavorando sulle cose importanti, ma non urgenti, il manager efficace riduce le emergenze del futuro fissando date irrevocabili per quando si dovrà occupare di tale obiettivo.
7) Le qualità della leadership: credibilità e competenza, capacità di entusiasmare, interesse sincero per le persone, capacità di proiettare le persone verso un sogno nel quale gli anch’essi credano, dare ordini sicuri e positivi (verificando e ottenendo l’esecuzione).
Per scaricare le slide di questo corso segui questo link. Questo l’elenco dei video presenti nella presentazione:
- Leadership del futuro
- Gessy Accademy: la leadership positiva di Dipak Pant
- Julio Velasco: atteggiamento mentale positivo
- Julio Velasco: non esistono cose facili o difficili, esist quello che so fare o che non so fare
- Papa Francesco: pastori che puzzano di pecore
Vuoi sapere in modo pratico come poter migliorare la tua azienda? Desideri approfondire i punti riassunti in questo intervento? Contattaci a info@think1816.com e saremo lieti di aiutarti!