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Oggi continuiamo a parlarvi del nostro brand tune-up, raccontandovi perché abbiamo deciso di cambiare il nostro nome. Ecco le parole di Gianni Vacca e Roberto Bonacasa.

La scelta di un nome nuovo

Come ci spiega Roberto Bonacasa, in un contesto in cui le esigenze di mercato sono cambiate, anche la nostra offerta consulenziale e formativa ha dovuto seguire le nuove tendenze. Ciò che eravamo non riusciva più ad includere ciò che stavamo diventando e la scelta di un nome nuovo, capace di unire il nostro passato e il nostro presente, era diventata necessaria. Infatti, con il nostro nuovo nome – Think 1816 – non vogliamo prendere le distanze da quello che siamo stati ma vogliamo aggiungere.

Dunque, la decisione di cambiare nome arriva dal fatto che siamo di fronte a un cambiamento epocale, una rivoluzione, quindi il momento giusto per evolvere.

Perché abbiamo scelto questo nome
Prima di tutto perché in modo immediato e diretto svela il nostro contributo principale ai nostri clienti: pensare per portare nuove idee. Questo si traduce in pensieri, stimoli e metodi di lavoro che permettono di comprendere e adattarsi ad un mercato in continua evoluzione. Think ci sembra il nome più adatto per quello che siamo: dei pensatori seriali con un approccio pragmatico.
Inoltre, come sottolinea Gianni, non a caso abbiamo scelto la lingua inglese. In questo modo vogliamo dare importanza alla nostra vocazione internazionale, con sedi operative a Shanghai in Cina ed in Svizzera e clienti che operano regolarmente in oltre 80 paesi nel mondo.

Cosa cambia per i nostri clienti?

In realtà, per i nostri clienti già abituati a condividere con noi progetti innovativi con le due divisioni 1816 di HR e Marketing, si tratterà solo di una conferma su quanto già vivono e hanno vissuto con noi. Continueremo ad occuparci di Assessment, analisi di clima, ricerche di mercato e sviluppo di innovazione nei processi. I nuovi clienti potranno trovare in Think1816 la possibilità di un confronto sulle diverse modalità operative aziendali, portandoli a nuovi modi di pensare la propria gestione del team e del lavoro.

Quali sono i vantaggi di questo cambiamento per i nostri clienti?

L’attenzione per i dettagli, per i risultati e per il desiderio di migliorare resterà una costante. In fondo, quel “think” vale anche per noi, dobbiamo essere i primi a saper evolvere e adattarci ben oltre la banale e abusata “resilienza”. Il primo vantaggio sarà proprio questo: ricordargli – se necessario – che insieme sviluppiamo innovazione reale e concreta in azienda.

Questa evoluzione porterà Think1816 sempre più vicino agli imprenditori fornendo il meglio della tecnologia disponibile sul mercato per decodificare e affrontare le sfide quotidiane con un approccio strategico vincente. Come dice Roberto: saremo sempre noi, ma con qualche super potere in più.

 

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