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L’argomento di oggi non può che essere questo: le vacanze.
Uno dei trend dell’estate 2023 degli italiani è la cosiddetta workation. Di cosa si tratta? Ad aiutarci a rispondere ci pensa TTG Italia.

Nuove abitudini, nuove ferie

La pandemia è finita, ma ha avuto diverse conseguenze nel mondo del lavoro e, soprattutto, nelle abitudini dei lavoratori. Lavoro a distanza, smart working, lavoro agile… Sono termini che tutti noi abbiamo imparato a conoscere. A questi si è aggiunta un’altra parola, anche questa sempre più diffusa: workation, che riguarda non solo con il lavoro ma anche con le ferie.

La vacanza ideale degli italiani

Secondo l’Holiday Barometer Ipsos-Europ Assistance, quasi metà degli italiani (ben il 42%) predilige una vacanza di tutto relax, in famiglia o tra amici. Seguono a ruota coloro che preferiscono approfittare del viaggio per scoprire culture diverse dalla propria e conoscere persone nuove. Tuttavia esiste anche una forma ibrida tra vacanza e lavoro.

Il fenomeno della workation

Un dipendente è in workation (dall’unione delle parole inglesi “work” e “vacation”) quando decide di lavorare dal luogo scelto per le ferie: una sorta di “non-vacanza” durante la quale è possibile lavorare da remoto. È quello che vorrebbe il 38% degli italiani (sopra la media europea), specialmente i giovani tra i 18 e i 34 anni, in modo da allungare il tempo di permanenza nel luogo di villeggiatura. Questo dato è addirittura in ascesa rispetto al 2022, in cui solo il 29% degli intervistati aveva preso in considerazione questa possibilità.

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