Oggi sul blog di Osm1816 parliamo di problem solving, una delle caratteristiche principali che ogni imprenditore dovrebbe avere. La dote del problem solving è importantissima sia per il giusto atteggiamento nel risolvere i problemi, sia per assicurarsi una crescita manageriale e professionale – fondamentale per tutti coloro che sono al capo di un’azienda o si trovano in una posizione di leadership.

I leader di oggi vogliono entusiasmare i loro dipendenti e collaboratori, lavorando insieme per cercare una soluzione al problema – alternando la leadership a comportamenti sempre più aperti al confronto. (Ecco 4 consigli per migliorare la tua leadership: leggi QUI)

Oltre a portare velocemente alla risoluzione di problemi e difficoltà, il problem solving è una qualità che permette a chi la possiede di avere una visione ordinata del lavoro, nonché un’ottima gestione del tempo a disposizione. L’imprenditore che cerca di esercitare le sue attitudini di problem solving può trovare nel suo ufficio Risorse Umane un ottimo alleato.

Ma scopriamo di più sull’argomento grazie al supporto di un articolo letto su hbr.org.

Scarica i contenuti gratuiti!Problem solving e Leadership: come combinarle?

L’articolo fonte è totalmente basato sull’esperienza di Vivienne Ming, una donna di successo. Ming è un’imprenditrice, un amministratore delegato e un’insegnante: tutti ruoli in cui è fondamentale assumere un atteggiamento di leadership. Ma Ming si reputa addirittura “mediocre” se pensa alle sue doti da leader: per sua stessa ammissione non si sente all’altezza e si preoccupa più della risoluzione dei problemi che delle persone che la circondano – e che, idealmente, lavorano con lei.

Non ha alcun problema ad ammetterlo, eppure sembra così solida e sicura mentre parla di cyborg, neuroprotesi cognitive e machine learning davanti ad una sala congressi gremita di studenti ed ex studenti del MIT (Massachusetts Institute of Technology) – la più influente ed importante università sulle tecnologie al mondo.

Più che una top manager, una persona che prende decisioni e risolve problemi, Ming si identifica come una scienziata, un’entusiasta di numeri, una fanatica dei computer che spende tutte le sue energie per trovare soluzioni a problemi reali. Un esempio pratico sono delle alterazioni che è riuscita ad apportare ai dispositivi medici di suo figlio diabetico – e quindi bisognoso di costanti monitoraggi. Grazie al suo intervento, ora i dispositivi inviano un avviso con un’ora di anticipo in caso di picchi o cali di glucosio nel sangue del bambino.

La delega e la valorizzazione delle proprie skill

Nell’articolo di HBR Ming afferma candidamente: “Per molto tempo ho cercato di essere in grado di fare tutto. Ho speso molte energie per assicurarmi di poter essere una guida, facendo sempre tutto nel modo giusto per i miei team. Poi mi sono detta: se riesco a trovare persone davvero brave in cose in cui io non lo sono, potrò concentrarmi sui miei punti di forza – come esercitare il problem solving creativo”.

Questa tipologia di leadership non è decisamente il modello classico che viene insegnato come esempio di comportamento da tenere in qualità di capo. Nonostante gli strappi alle regole di Ming, è innegabile che il suo approccio funzioni e le abbia permesso di fare grandi cose sia nelle sue start-up che nei suoi corsi in veste di insegnante.

Problem solving: come aiuta la leadership?

Come Vivienne Ming c’è tutto un gruppo di imprenditori che “rifiuta” la leadership alla vecchia maniera, si impegna per cambiare davvero le cose e si fa portavoce di iniziative innovative e impattanti. Questi leader non esercitano il loro potere facendo leva sulle gerarchie aziendali o sul loro status, piuttosto cercano di coinvolgere dipendenti e collaboratori per lavorare insieme sulle soluzioni ai problemi. I momenti in cui prendono il comando sono brevi parentesi – e non sono neanche sempre necessari.

Il problem solving diventa quindi un momento di condivisione durante il quale le conoscenze di più contributori vengono messe a disposizione della collettività aziendale. È questo il talento cruciale della leadership: sapere come mettere insieme una squadra.

L’esempio di Vivienne Ming, un’imprenditrice che “esce e risolve problemi, sperando che i colleghi facciano altrettanto”, è quello di una leadership anti-leadership, una modalità di problem solving che si concentra sulla condivisione, sugli stimoli, sulle opportunità e sul lavoro di squadra.

Questo vuol dire essere veramente un leader.

 

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