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Oggi parliamo ancora una volta di smart working. Oggi il lavoro agile è parte integrante di quasi tutte le realtà aziendali ed è fondamentale capire come rendere davvero efficace questa nuova modalità di lavoro. Abbiamo provato a delineare una piccola lista di suggerimenti prendendo spunto da un interessante articolo pubblicato su: hbr.org
Buona lettura.

Come rendere efficace lo smart working

Siamo passati dagli uffici allo smart working per cause di forza maggiore, eravamo tutti un po’ impreparati e, nonostante ciò, oggi il telelavoro è la modalità di lavoro più apprezzata. Non vogliamo ripetere tutti i vantaggi del lavoro agile, ormai sono ben chiari a tutti. Vogliamo aiutare le aziende a renderlo più efficace. Quello che abbiamo capito da questi anni di smart working è che il lavoro si svolge attraverso la collaborazione di una rete di persone. Le relazioni hanno quindi un ruolo importantissimo per una maggior efficacia dell’operatività. Coltivare i rapporti anche a distanza è la chiave del successo del lavoro da remoto. Ogni azienda deve gestire le sue aree come team appartenenti ad un’unica rete, deve invogliare lo scambio tra le parti e cercare di coinvolgere tutti i punti di questa grande rete. Come? Ecco i nostri consigli.

1. Gestire il centro della rete
All’interno di un team non tutti collaborano allo stesso modo. C’è chi riesce ad ottimizzare meglio il proprio tempo e chi invece risulta sovraccaricato dal lavoro. Il sovraccarico è sicuramente motivo di tensioni e difficoltà che minano l’efficacia del lavoro. Per evitare questa situazione è importante redistribuire il lavoro tra tutte le parti della squadra e comprendere come si è arrivati a questo punto per evitare che ciò accada ancora.

2. Coinvolgere gli attori marginali della rete
Ogni team è composto da persone con ruoli di responsabilità e persone con ruoli più marginali. Questo però non deve essere motivo di distacco tra i dipendenti, un buon team leader deve saper coinvolgere anche gli attori più esterni. Questo li farà sentire importanti e parte della squadra, e inoltre, diminuirà il sovraccarico delle figure con ruoli più centrali. Ad esempio, un modo per migliorare la collaborazione agile è quello di dare piccole responsabilità ai nuovi talenti emergenti, dando valore alle competenze di tutti i dipendenti, dando dei punti di riferimento ai neoarrivati, e soprattutto creando ambienti di lavoro inclusivi.

3. Connettere team e funzioni apparentemente lontani
Pensare l’azienda come una rete significa anche collegare tra loro le persone che fanno lavori simili ma da differenti unità e aree geografiche. Il confronto può portare ad identificare punti in cui l’integrazione di prospettive diverse produce un’innovazione agile. Le parti alte devono essere disposte a cedere un po’ di controllo a favore di questo scambio di idee e opinioni. Questo processo dal basso verso l’alto dà la possibilità anche di scovare talenti che, al contrario, sarebbero rimasti nascosti. Per unire le parti remote di questa rete bisogna però capire dove sono i maggiori punti di distacco e lavorare per creare una connessione. Alcuni esempi sono il distacco tra la sede centrate e le filiali o tra il reparto ingegneristico e quelle vendite.

4. Superare i confini esterni
Per far sì che lo smart working sia una modalità di lavoro davvero efficiente è importante saper coinvolgere i propri dipendenti anche nelle relazioni con l’esterno, ed in particolare con i propri stakeholders. Questo è un altro modo per farli sentire parte di una squadra che lavora insieme e decentralizzare i poteri delle cariche più alte, liberandole anche da un eccessivo carico di lavoro.

Questi sono i nostri consigli per migliorare la resa del tuo smart working. Se hai bisogno di una consulenza approfondita per capire come trarre il massimo dal lavoro agile contattaci. Il nostro team sarà felice di supportarti.

 

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